lunedì 1 dicembre 2014

#iosostengolapiccolaeditoria - Mix letterario vincente: dalla Germania agli autori esordienti italiani. Ecco la BOOKSALAD!

Buongiorno a tutti, per l'iniziativa di Magla, l'isola del libro a sostegno della piccola editoria oggi che vi presentiamo la Casa Editrice BOOKSALAD



La Booksalad Casa editrice di Anghiari (piccolo borgo toscano) con 18 scrittori pubblicati e un catalogo di 20 opere.


Magla: Su che tipo di pubblicazioni vi siete specializzati?
BookSalad: La Booksalad è una società composta da me e mia moglie. Dato che lei è tedesca la nostra collana di punta è Angst: thriller provenienti dalla Germania. Pubblichiamo autori di primo piano. In Dicembre abbiamo in uscita Andreas Winkelmann con il suo La Rabbia dell’Acquario; autore che in Italia di solito è pubblicato dalla Mondadori. Le altre due collane sono Festina Lente, con storie di vita in chiave autobiografica e Opachi: romanzi giovani di amori, viaggi, avventure e un pizzico di giallo.

Magla: Qual è il vostro pubblico di lettori, a chi vi proponete?
BookSalad: La Booksalad non ha un target preciso. Ci rivolgiamo a tutti. Con le tre collana copriamo un ampio gruppo di lettori. Abbiamo letture fresche e spensierate offerte dalla collana Opachi; thriller con Angst e testi più impegnati e profondi con Festina Lente: collana quest’ultima che vede la collaborazione del Prof. Duccio Demetrio padre dell’autobiografismo terapeutico italiano.


Magla: Quanto puntate sulle pubblicazioni cartacee e quanto invece sugli ebook?
BookSalad: Direi al momento 70% cartacea e 30% ebook. Anche se la seconda è in forte ascesa. C’è sempre più interesse e attenzione per questo settore. Il cartaceo poi con i piccoli come noi soffre l’endemico problema della distribuzione. Con l’ebook la sensazione (forse sbagliata) è di giocarsela un po’ più alla pari con i grandi.

Magla: Quanti titoli sono previsti in catalogo per il 2015 e quanti ne ipotizzate per il 2016?
BookSalad: Per il 2015 la Booksalad ha 6/7 nuove uscite. Due thriller di primo piano dalla Germania e nuove fresche avventure di amicizia e amore per la collana Opachi. Un testo sul quale punteremo molto sarà Green Autobiography di Duccio Demetrio, che in chiave saggistica affronta il rapporto natura/uomo. Per il 2016 ci stiamo appena lavorando quindi non saprei dirvi ancora con precisione.


Magla: Quali sono i problemi che incontrate come piccola CE nel mondo editoriale? In che modo li arginate o li risolvete?
BookSalad: I problemi sono numerosi anche dovuti al momento di crisi e passaggio che l’editoria sta vivendo. Per quanto riguarda la Booksalad il nostro maggior problema riguarda la distribuzione. Abbiamo un distributore nazionale ma come tutti i piccoli fatichiamo molto ad arrivare nelle librerie e difficilissimo in vetrina. Questo perché molte librerie sono ormai catene e tengono solamente i “propri” e poi perché l’offerta dei libri è immensa ed è difficile essere notati.

Magla: La grande distribuzione è uno dei problemi che affligge le piccole CE: nelle librerie trovano sempre più spazio titoli delle major e sempre meno posto è dedicato ai volumi proposti dalla piccola editoria, così come la disponibilità per incontri e presentazioni. Avete trovato idee alternative a ciò?
BookSalad: La difficoltà di essere presenti nelle librerie è molto sentita. Cerchiamo di essere molto visibili in rete così che i nostri libri siamo acquistati tramite la diffusione online (ebook e cartaceo) che viene offerta da Amazon & co. La sfida sulle catene è persa in partenza perché salvo casi eccezionali è impossibile essere presente. Per le piccole librerie invece abbiamo avuto diverse soddisfazioni. I librai indipendenti sono attenti alle novità e hanno coraggio di osare.

Magla: Ritenete che internet sia un buon veicolo per la vendita dei vostri volumi Vendete tramite il vostro sito o siete presenti anche nei maggiori store on line?
Booksalad: Si internet è fondamentale. Senza non credo neppure che riusciremmo a sopravvivere. Vendiamo oltre gli ebook anche il cartaceo tramite un nostro piccolo online shop e sopratutto tramite i grandi distributori. Vendiamo abbastanza bene in questo segmento.

Magla: Quali ambiti intendete sviluppare tramite i mezzi informatici? In che aspetto internet è una risorsa per voi?
BookSalad: Permette alla Booksalad di essere conosciuta e, speriamo, riconoscibile. Lavoriamo sui social, sulla diffusione delle nostre pubblicazioni etc. Un'intervista come quella che ci state facendo per noi è una importante opportunità perché ci permette di essere conosciuti.

Magla: Pensate di sperimentare canali alternativi di vendita, oltre alle fiere e presentazioni?
BookSalad: Al momento vendiamo solo tramite librerie, fiere, presentazioni e internet. A volte abbiamo anche realizzato collaborazioni con enti o scuole ma al momento non hanno dato particolari soddisfazioni.

Magla: I social network in che modo possono essere una risorsa per una piccola CE che non arriva a una distribuzione capillare dei suoi prodotti?
BookSalad: Sono la risorsa forse più importante. Ci danno la possibilità di essere in contatto con il mondo. Possiamo spiegare quello che facciamo, come lavoriamo e dove siamo presenti. E il tutto a costo zero. Per noi è una cosa davvero fondamentale. La Booksalad è presente sui principali social anche se al momento Facebook è il più seguito.

Magla: Parliamo ora dei rapporti con gli altri attori del mondo editoriale. Partiamo dagli scrittori: con che criteri selezionate i vostri autori? Pubblicate anche esordienti? Com'è impostato il rapporto CE-autori?
BookSalad: Molto acquistiamo dall’estero tramite delle agenzie. Per quanto riguarda gli italiani pubblichiamo anche esordienti. La cosa principale che chiediamo è che prima diano una occhiata alle collane che la Booksalad pubblica e che ci inviino testi che possano esservi inseriti. Offriamo un contratto standard, non siamo una casa editrice a pagamento e nello svolgimento del rapporto rimaniamo sempre in contatto con l’autore. Anche eventuali modifiche al testo sono suggerite da noi ma effettuate dall’autore.

Magla: Che rapporto avete con i blog letterari o lit blog? Pensate che possano influenzare il mercato editoriale e condizionare le scelte dei lettori? E se sì, ciò può essere una risorsa?
BookSalad: Pensiamo che siano molto importanti e cerchiamo di instaurare collaborazioni durature. Alcuni sono molto ben fatti e professionali. La maggior parte con i quali abbiamo avuto rapporti sono seguiti da persone serie e competenti. Come per i social anche il mondo del blog per noi è molto importante. Una recensione di un libro su di un blog rimane in rete per anni, non è un giornale che dopo un giorno o una settimana si butta.

Magla: Adesso veniamo a uno dei tasti dolenti: gli Editori a Pagamento (Eap), secondo voi quali sono le ragioni per questo fenomeno, sempre più dilagante? Vi hanno tolto fette di mercato o sono due segmenti differenti, che non interagiscono tra loro?
BookSalad: Secondo me nel 90% dei casi la colpa è dell’autore. Cioè dovrebbe rifiutarsi di pagare. In Inghilterra l’editoria a pagamento si chiama Vanity Press (non ha bisogno di traduzione) proprio perché è rivolta a chi desidera avere a tutti i costi il suo nome scritto su di un libro. Lo stesso in Italia. L’editoria a pagamento esiste perché un ampio segmento di scrittori pur di vedere il loro nome scritto su di un libro è disposto a pagare. Ma credo anche che viaggi su canali diversi e quindi non rubi quote di mercato agli altri editori non a pagamento come noi. Sotto questo punto di vista non ci danneggia, ma mi sembra incredibile che un fenomeno del genere possa esistere.

Magla: E che giudizio date sul sempre più dilagante fenomeno dei Self? Ciò per voi è una risorsa o un ulteriore elemento di depauperamento dell'intero sistema editoriale?
BookSalad: Il Self è un fenomeno molto interessante che in futuro avrà secondo me sviluppi inaspettati. A differenza dell’editoria a pagamento può determinare un arricchimento del panorama editoriale e permettere anche di scoprire nuovi talenti. Noi lo seguiamo con attenzione.

Magla: Come perseguite il difficile lavoro di CE onesta, che supporta i propri scrittori, spesso esordienti, senza chiedere nulla in cambio se non il loro talento? Cosa vi spinge a proseguire su questa filosofia, nonostante la profonda crisi che ha investito anche il mondo letterario?
BookSalad: Bella domanda! Non sono tempi facili. Ma quello che ci muove (è banale dirlo lo so) è una profonda passione per la letteratura in genere. Il divertimento di partecipare a una fiera e confrontarsi con gli altri editori e lettori. Lo scoprire un autore che decidi di pubblicare, creare la copertina, curare l’editing. Sono queste cose che ci spingono a d andare a vanti senza chiedere soldi. La Booksalad è nata da una voglia di comunicare tramite i nostri scrittori delle emozioni e dei sentimenti. La nostra passione, pur con le difficoltà attuali, è rimasta intatta, anzi se possibile si è accresciuta.

Magla: Volete dire qualcosa ai vostri lettori?
BookSalad: Senza di voi non ci saremmo!! Continuate a seguirci e mandateci mail o contattateci tramite fb o qualsiasi altro social. Ci fa sempre piacere sentirvi. Non avete di idea di quanto ci faccia piacere quando in fiera fate un salto al nostro stand e indicando un libro ci dite: “L’ho letto. Bello.”. Ma anche se non vi è piaciuto passate lo stesso!!

Magla: E ai vostri scrittori? 
 
BookSalad: Ai nostri scrittori li ringrazio. Perché crediamo in ogni libro che pubblichiamo perché secondo noi sono tutti bellissimi, e quindi li ringrazio per aver scelto la Booksalad e creduto nel nostro progetto.


Magla: E agli altri editori?
BookSalad: Moltissimi sono veramente di qualità. La piccola editoria permette al pubblico italiano di poter leggere titoli che altrimenti non arriverebbero mai da noi. Quindi dico loro di resistere e andare avanti perché svolgono una funzione sociale importantissima in questo momento di crisi. La Booksalad è un piccolo editore come tanti altri ma assieme possiamo arricchire il panorama culturale italiano.

Ringraziamo Booksalad per aver aderito all'iniziativa #iosostengolapiccolaeditoria 
 
Li ringraziamo della disponibilità a concederci questa intervista
 

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