mercoledì 3 dicembre 2014

#iosostengolapiccolaeditoria: Una letteratura resistente... la RED DUCK EDIZIONI!

Buongiorno a tutti, oggi presentiamo la RedDuck, casa editrice che opera dal 2012 e ha sede a Cavezzo (Modena)

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Magla: Da quanto tempo operate nell'editoria?
RedDuck: Dal 2012 periodo terribile per noi con il devastante terremoto emiliano che ha distrutto l’80% delle abitazioni e attività commerciali del paese dove abbiamo sede, Cavezzo (Modena)

Magla: Su che tipo di pubblicazioni vi siete specializzati?
RedDuck: Essendo una giovanissima esperienza non abbiamo ancora dato il via, e forse mai lo faremo, a delle vere e proprie collane. Al momento il catalogo è composto soprattutto dalle opere dello scrittore milanese Gino Marchitelli che abbiamo scoperto e che ha avuto un buon riscontro di lettori approdando ultimamente alla nota casa editrice Fratelli Frilli Editori di Genova.

Magla: Qual è il vostro pubblico di lettori, a chi vi proponete?
RedDuck: E’ una scelta di pubblico principalmente localizzata all’area dove vivono e operano i nostri autori.

Magla: Quanto puntate sulle pubblicazioni cartacee e quanto invece sugli ebook?
RedDuck: La proporzione è identica, per ogni libro pubblicato è disponibile la forma ebook.

Magla: Quanti titoli sono previsti in catalogo per il 2015 e quanti ne ipotizzate per il 2016?
RedDuck: La crisi economica ci sta mettendo in ginocchio, l’Italia è un Paese dove si legge pochissimo, i lettori non arrivano al 10% della popolazione e di questi almeno la metà legge “robaccia”, autori che vengono scelti e promossi solo per essere già personaggi pubblici come giornalisti, calciatori, attori, politici, veline e via dicendo con prodotti di bassa qualità destinati ad una vendita rapida grazie alla pubblicità e che poi scompaiono dall’immaginario collettivo. Fanno un sacco di danni letterari, creano deserto e affossano la cultura. Se reggiamo il 2015 vedrà la pubblicazione di almeno 5 titoli. Il 2016 è troppo lontano per fare previsioni.

Magla: Quali sono i problemi che incontrate come piccola CE nel mondo editoriale? In che modo li arginate o li risolvete?
RedDuck: Il problema principale è la distribuzione oramai in mano a operatori medio-grandi che monopolizzano il mercato e che possono fare la fortuna o meno di un titolo perché riescono addirittura, spesso, ad indicare in quale punto delle librerie esporre l’autore. E’ tutto falsificato. Inoltre il distributore si prende il 50-55% del prezzo di copertina e non rischia nulla. Una piccola casa editrice incontra enormi difficoltà, noi riusciamo ad arrivare a circa cinquanta librerie sparse per il territorio non di più. Il formato ebook è una possibile risposta sia per la piccola casa editrice che per l’autore in self-publishing.


Magla: La grande distribuzione è uno dei problemi che affligge le piccole CE: nelle librerie trovano sempre più spazio titoli delle major e sempre meno posto è dedicato ai volumi proposti dalla piccola editoria, così come la disponibilità per incontri e presentazioni. Avete trovato idee alternative a ciò?
RedDuck: Come dicevo nella risposta precedente.

Magla: Ritenete che internet sia un buon veicolo per la vendita dei vostri volumi? Vendete tramite il vostro sito o siete presenti anche nei maggiori store on line?
RedDuck: Internet allarga gli “orizzonti” e ti fa arrivare dove non puoi arrivare con la distribuzione. I numeri in Italia però sono ancora deboli, ci vorrà tempo ma prima va risolta la crisi economica. La gente non spende per il timore del futuro e le pubblicazioni ne risentono in modo ancora più forte.

Magla: Quali ambiti intendete sviluppare tramite i mezzi informatici? In che aspetto internet è una risorsa per voi?
RedDuck: Internet è una risorsa proporzionalmente alla forza che ha il singolo autore di farsi conoscere tramite i social network, un buon autore, attivo, che spinge, può fare la differenza. Teniamo conto che per la micro-piccola editoria oggi vendere 1.000 copie di un libro è un risultato eccezionale, quasi un successo letterario.

Magla: Pensate di sperimentare canali alternativi di vendita, oltre alle fiere e presentazioni?
RedDuck:  No.

Magla: I social network in che modo possono essere una risorsa per una piccola CE che non arriva a una distribuzione capillare dei suoi prodotti?
RedDuck: I social network sono un buon mezzo di propaganda e conoscenza, se si riesce a far partire le campagne cosiddette “virali” può rappresentare una valida alternativa ai costosissimi mezzi tradizionali.

Magla: Parliamo ora dei rapporti con gli altri attori del mondo editoriale. Partiamo dagli scrittori: con che criteri selezionate i vostri autori? Pubblicate anche esordienti? Com'è impostato il rapporto CE-autori?
RedDuck: Abbiamo pubblicato troppo poco per dare una risposta esaustiva a questa domanda, diciamo che noi scegliamo qualche autore che riteniamo valido e lo promuoviamo. Siamo però anche disponibili, per quei lavori sui quali non crediamo fino in fondo, ad aiutare l’autore con il self-publishing a prezzi popolari. Ovviamente è tutto scremato dal punto di vista socio-ideologico. Per capirci non pubblicheremmo mai autori di destra, neonazisti, fascisti, razzisti ecc.



Magla: Che rapporto avete con i blog letterari o lit blog? Pensate che possano influenzare il mercato editoriale e condizionare le scelte dei lettori? E se sì, ciò può essere una risorsa?
RedDuck: Si, può essere una risorsa ma lasciamo l’operatività alle capacità dell’autrice/autore.

Magla: Adesso veniamo a uno dei tasti dolenti: gli Editori a Pagamento (Eap), secondo voi quali sono le ragioni per questo fenomeno, sempre più dilagante? Vi hanno tolto fette di mercato o sono due segmenti differenti, che non interagiscono tra loro?
RedDuck: Possono convivere, perché mai non aiutare una persona che ha voglia di pubblicare un qualcosa da dare ai suoi amici/parenti. Sfatiamo il fatto che i bravi scrittori sono solo quelli scelti. E’ vero che una casa editrice può cestinare scrittor* che presentano opere malfatte ma è altrettanto vero che molti bravi autori non vengono nemmeno presi in considerazione – all’inizio – da una casa editrice e la possibilità di autoprodursi per farsi conoscere non è una cattiva idea poi è il pubblico che decide le sorti dell’opera…

Magla: E che giudizio date sul sempre più dilagante fenomeno dei Self? Ciò per voi è una risorsa o un ulteriore elemento di depauperamento dell'intero sistema editoriale? Come perseguite il difficile lavoro di CE onesta, che supporta i propri scrittori, spesso esordienti, senza chiedere nulla in cambio se non il loro talento? Cosa vi spinge a proseguire su questa filosofia, nonostante la profonda crisi che ha investito anche il mondo letterario?
RedDuck: Oramai moltissime case editrici e/o agenti letterari vogliono essere pagati per leggere e dare una valutazione dei lavori che ricevono… sono solo le piccole case editrici indipendenti che possono ancora permettersi di leggere un manoscritto gratuitamente ma non durerà a lungo. I costi sono troppo elevati.

Magla: Volete dire qualcosa ai vostri lettori?
RedDuck: Ognuno dovrebbe spingere e ri diffondere la cultura del leggere, costituendo associazioni, gruppi di lettura, progetti ecc. altrimenti le difficoltà sono destinate ad aumentare.

Magla: E ai vostri scrittori?
RedDuck: Di insistere, sono bravi e simpatici.

Magla: E agli altri editori?
RedDuck: Come sopra, di insistere, insistere, insistere…


Ringraziamo la Red Duck per aver aderito all'iniziativa #iosostengolapiccolaeditoria
 
Ringraziamo la Red Duck per la disponibilità a concederci questa intervista, augurando un 2015 di cambiamento...

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