giovedì 4 dicembre 2014

#iosostengolapiccolaeditoria - Gialli, impegno sociale e talento: il giusto mix per il successo. Intervista allo scrittore GINO MARCHITELLI


Buongiorno! Oggi è i primo giorno della fiera "Più libri più liberi" e la nostra iniziativa è finalizzata proprio a questo evento. Infatti, a sostegno della piccola editoria, abbiamo deciso di intervistare alcuni autori, già ampiamente affermati nel mondo della letteratura, che prima di aver avuto un contratto con una major hanno pubblicato con piccole CE.

E’ interessante, secondo noi, capire il punto di vista anche degli autori e in che modo possono consigliare il lavoro che svolgono le piccole case editrici.


Vi presentiamo Luigi Pietro Marchitelli detto “Gino”. 
Oltre ad essere un autore di gialli ha anche realizzato un dvd con la video intervista ai partigiani della Val D’Ossola liberata nel 1944 dai nazi fascisti.
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Ciao Gino, benvenuto/a e grazie per aver aderito alla nostra iniziativa #iosostengolapiccolaeditoria e per la disponibilità a concederci questa intervista!


Magla: Allo stato attuale quante sono le tue pubblicazioni?

Marchitelli: Sono quattro noir editi dal giugno 2012 a Ottobre 2014, un libro di testimonianza sulle Stragi di Stato in Italia e un documentario-intervista video a tre dei partigiani viventi che parteciparono alla liberazione della Val D’Ossola e della prima repubblica libera in Italia nel 1944. La famosa Repubblica dell’Ossola.


Magla: Che genere letterario affronti?

Marchitelli: In modo particolare il genere noir a carattere sociale, molto descrittivo e che tratta argomenti di notevole attualità, dalla pedofilia alla corruzione nei cantieri edili, dalle droghe sintetiche e lo sballo dei giovani alla polizia deviata.



Magla: Quali sono i tuoi progetti futuri?

Marchitelli: Sto scrivendo il quinto noir con gli stessi personaggi seriali, il commissario Lorenzi della mobile di un quartiere milanese innamorato della giornalista Cristina di Radio Popolare. Sono a buon punto con un vero e proprio romanzo “Il Barbiere zoppo” che tratta la scoperta dei valori della libertà e della resistenza da parte di una ragazza meridionale che nel 1969 – per una serie di circostanze – deve recarsi in centro Italia, nelle Marche, a conoscere un vecchio che la sta cercando e che, attraverso un diario di una famiglia, scritto tra il 1937 e il 1944, scoprirà….. e non lo dico. Per finire sto lavorando ad un progetto che mi viene richiesto da tempo, cioè quello di scrivere un libro corredato di un DVD con interviste sulle lotte dei lavoratori ENI delle piattaforme petrolifere tra il 1980 e il 1988 quando bloccarono il precariato in Italia, fecero scoppiare lo scandalo Saipem sui fondi neri in svizzera e sullo sfruttamento della manodopera straniera negli impianti petroliferi in mare.



Magla: Parliamo ora dei tuoi esordi, perché se è una grande soddisfazione affermarsi nel proprio lavoro, è anche vero che la strada per “arrivare” è dura e difficile e spesso i giovani autori e le autrici esordienti tendono a dimenticare quanta fatica c’è dietro al proprio successo. Ci puoi raccontare, quindi, qualcosa dei tuoi inizi?

Marchitelli: Tutto avevo in mente tranne che scrivere, primo perché non lo avevo mai fatto prima se non su tematiche politico-sindacali e nelle lotte, secondo perché non mi consideravo in grado di farlo poi ho incontrato, dopo molto tempo, Vittorio Agnoletto ex eurodeputato e presidente del social forum 2001 a Genova, che ha insistito per diversi mesi spronandomi a scrivere il libro sulle piattaforme petrolifere – momento molto importante ma dimenticato nelle lotte di questo Paese – e la sua insistenza mi ha convinto… e sono nati i noir, le piattaforme stanno ancora aspettando.



Magla: Con quale CE hai iniziato a pubblicare?

Marchitelli: La micro editrice Red Duck di Modena



Magla: Cosa puoi raccontarci del tuo rapporto con la tua CE?

Marchitelli: Nel mio caso è positivo sia con la Red Duck che con quella attuale la Fratelli Frilli Editori di Genova, sicuramente i diritti che vengono dati all’autore sono una vera miseria ma non è colpa dell’editore in particolare quanto della distribuzione che si mangia il 50/60% del prezzo di copertina.


Magla: In che cosa cambia rispetto a una major?

Marchitelli: Non sempre ma nel mio caso un rapporto più umano e diretto.



Magla: Tu che hai entrambe le esperienze di pubblicazione, puoi dirci quali sono i punti di forza di una piccola CE e quali sono, invece, i punti deboli su cui dovrebbero lavorare?

Marchitelli: Il punto di forza [ma occhio non tutte le CE sono uguali] è il rapporto umano e professionale più semplice e alla mano, il punto debole è la distribuzione, non arrivano in molte zone e non possono [ovviamente] stampare molte copie perché i rischi del mercato sono alti. Un’altra cosa in cui sono deboli è l’ufficio stampa per far conoscere gli autori, spesso ti devi arrangiare da solo.



Magla: Un messaggio per i lettori…

Marchitelli: In un Paese dove sono ritornati fuori 6 milioni di analfabeti, 15 milioni non leggono nemmeno un libro all’anno e i lettori assidui non sono nemmeno il 10% della popolazione il messaggio non può che essere uno: leggete, leggete, spronate a leggere, organizzate piccoli gruppi di lettura, spingete a riprendere in mano il testimone della cultura. Un Paese e una popolazione ignorante non ha la capacità critica di capire cosa gli accade intorno perché mancano gli strumenti minimali per la lettura obiettiva della realtà e presta il fianco al ritorno e affermazione delle dittature. Il fascismo in questo Paese non è solo un vecchio ricordo, è attuale, rialza la testa, cancella la storia, ripropone una vita violenta e muscolare dei forti con i deboli e deboli con i forti, uccide la speranza, la solidarietà e l’umanità. Un Paese è DEMOCRATICO in modo direttamente proporzionale alla propria capacità di difendere e generalizzare la cultura, la scrittura, la lettura… noi non viviamo in un Paese democratico ma ognuno di noi può incollare un piccolo tassello del puzzle per la difesa della libertà. Stiamo attenti… nubi oscure si addensano all’orizzonte… dobbiamo leggere e soprattutto “rileggere” quello che è successo da noi tra il 1920 e il 1960/70 e spiegarlo bene alle nuove generazioni per impedire di ricadere nell’incubo della dittatura.



Ringraziamo Gino Marchitelli perché ha scelto di sostenere questa iniziativa offrendo in omaggio un suo libro "Il pittore"
Ancora grazie per la disponibilità e un grande in bocca a lupo da tutto lo staff Magla!


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