lunedì 13 luglio 2015

Chi ha accoppato Jessica Fletcher?

Il silenzio è calato all'improvviso nella stanzetta che fino a poco fa ribolliva di flash, tecnici della scientifica, poliziotti e qualche giornalista intrufolatosi non si sa come e mandato via a calci nel sedere.
E questo non per la presenza dell'Ispettore, un omuncolo insignificante come si conviene in qualunque indagine mediatica che si rispetti.
Neanche per la bellissima poliziotta dai pantaloni attillati – sì, proprio quella lì, nell'angolo – che si è appena chinata a raccogliere una penna, alleviando le menti maschili dai foschi pensieri e trasferendoli all'istante in quelle femminili.
E nemmeno, ahimè, per la vecchina che giace a terra, cerea in volto, con la bocca spalancata e una pozza di sangue scuro tutto attorno.
Ogni rumore, infatti, si è spento all'ingresso nella stanza di un manipolo di persone, delle più disparate età ed etnie, tutte caratterizzate da uno sguardo acuto e un livello più o meno elevato di eccentricità.
Signori” esordisce l'Ispettore, a cui possiamo dare il significativo nome di Inetto. Ma dicevamo, “Signori” esordisce l'isp. Inetto, con voce piatta e nasale “Vi ho convocati tutti in questa stanza, luogo di un efferato crimine, perché...”
Perché siamo le menti più brillanti del pianeta” interloquisce un gentiluomo alto, dall'aria consapevolmente arrogante e una strana mantella verde a quadri, coordinata al cappellino. Suggella quell'umile dichiarazione sbuffando via il fumo di una pipa.
Mi spiace contraddirla, signor Holmes, ma non è questo il motivo” ribatte Inetto, in tono monocorde “Se vi ho chiamati tutti qui, dalle vostre legittime dimore, è perché siamo di fronte a un delitto mai visto prima. Perché la vittima, che vedete dietro quella poltrona, è la signora Jessica Fletcher”.
Un momento di silenzio, sorpresa, o semplice constatazione, finché una voce tremula non prorompe: “Jessica?!?
A parlare è stata lei, la vecchina che finora neanche per un minuto ha interrotto il suo lavoro a maglia: per la cronaca, la sciarpa – o la metà di essa – adesso giace a terra insieme ai ferri da lavoro, che hanno rischiato nella caduta di moltiplicare il numero di vittime nella stanza.
Comprendo il suo cordoglio, Miss Marple. Conosceva bene la vittima?”
La vecchina singhiozza, tamponandosi gli occhi con un fazzoletto. Accanto a lei, uno strano ometto calvo dalla testa a uovo e baffi perfettamente pettinati all'insù le batte piano una mano sulla spalla. Non si assomigliano, eppure devono essere parenti. “Oh Hercule, com'è possibile...” gli sussurra lei, prima di rispondere all'ispettore: “Se la conoscevo bene? Ci vedevamo ogni giovedì. Proprio domani dovevamo andare all'annuale Cena con delitto del club Investigatrici over80”.
Eppure so che ultimamente avevate avuto delle rivalità, e proprio a causa di quel club. Entrambe in lizza per il ruolo di Presidentessa, giusto? E la defunta era la più quotata”.
Miss Marple si imporpora un attimo. “Cosa c'entra, con tutte quelle sue apparizioni in TV, siamo capaci tutti... io ho solo i libri, e chi legge più oggigiorno?”
Non parliamo di TV, vi prego” interviene nuovamente Mr. Holmes “Mi stanno millantando per tutti i versi. In una versione faccio a pugni come un volgare attaccabrighe, in una vivo in non si sa quale epoca, in un'altra, pensate, il mio povero Watson è una donna, cinese per di più. Non che avere un'esotica assistente mi dispiacerebbe...”
Io invece mi trovo bene con mon ami Hastings” interviene Hercule, suscitando nell'altro un sorriso malizioso.
Capisco. Nounours1, come tutti i francesi...”
BELGA!!” strilla l'ometto, rosso fino alla punta della calotta cranica “Mi chiamo Hercule Poirot e sono belga, non francese”.
Mr.Holmes sorride all'accusa non negata, e il suo sguardo annoiato vaga attorno. “Non che mi interessi, ma cosa ci fa un bambino sulla scena del crimine?”
Solo allora gli astanti notano il ragazzino asiatico con occhialoni, frac blu e papillon rosso che esamina la stanza in ogni centimetro. Vedendosi osservato, si alza in piedi: “Il mio nome è Conan, e sono un super-detective!”
Il gemito di esasperazione nei presenti è interrotto da un improvviso scampanellio, segue lo stridio di una frenata, infine la porta si spalanca: abbronzato, prestante, con capelli biondi e l'aria da surfer californiano, fa il suo ingresso un uomo, sorprendentemente in abito talare. “Sono corso appena ho saputo” annuncia con aria grave.
L'ispettore tira un sospiro di sollievo. “Don Matteo, la aspettavamo. Anche lei conosceva la vittima, giusto?”
Ma certo. Jessica mi aiutava nella gestione della parrocchia”
E forse qualcosa di più. Secondo alcune indiscrezioni, la signora suggeriva alle famiglie delle vittime che conosceva – ed erano molte – la vostra parrocchia per le onoranze funebri...un bel guadagno, immagino”.
Ed io, di grazia, come sarei coinvolto?” interviene Holmes, che sovrasta Inetto di diversi centimetri e punti QI.
Stavano per cancellare una sua serie tv per riproporre le repliche di Jessica” replica l'ispettore, leggermente in soggezione “E lo stesso vale per il super-detective bambino, laggiù. E Poirot...” esita un attimo, poi con un sospiro continua “aveva una relazione con lei”.
Hercule!!” strilla la Marple, impallidendo: in compenso, l'ometto arrossisce per due.
Non era niente di serio, Jane. Te lo avrei detto dopo la nomina della Presidentessa, sai, sei così tesa per quell'elezione...”
Insomma” prosegue l'ispettore, alzando la voce sopra il momentaneo trambusto “ognuno di voi aveva un motivo per eliminare la sig.ra Fletcher, e di sicuro le conoscenze investigative per dissimularlo”.
Silenzio. Tutti i presenti guardano l'ispettore Inetto con aria di divertito compatimento. Povero, povero omino. Perché il problema, vedete, è che loro sono davvero le menti più brillanti del pianeta. E appena entrati nella stanza, hanno già risolto il caso.
L'esordio, ovviamente, spetta al noncurante Holmes. “Vedete, la posizione delle dita della vittima implica che prima di morire stesse stringendo qualcosa...”
...nello specifico, un filo da pesca” continua Conan “Un classico. Guardi i solchi sui polpastrelli, e poi ecco, quel segno di scotch sull'intonaco del soffitto”.
Don Matteo sospira: “Per poter scivolare via dalle sue mani, il filo doveva essere legato a qualcosa di pesante, che nel tragitto ha lasciato delle tracce, sbeccature su quel divano e infine sulla libreria”
Poirot si avvicina al mobile. “Basta attivare un po' le celluline grigie per notare che la prima fila di libri è più avanzata delle altre, creando così un vano...”
...dove possiamo trovare l'arma del delitto” conclude Miss Marple, scostando i volumi “Quello è il suo ferro da cucito”.
Tutti tacciono, e il povero Inetto osserva allibito il contenuto del nascondiglio. “Mi state dicendo che... è un suicidio?”
Conan sospira, Don Matteo scuote la testa, Holmes si stringe nelle spalle, è abituato ad essere circondato di inetti, con o senza maiuscola.
L'ispettore avanza, prende la lettera nascosta nel nascondiglio, e ad alta voce legge:

Per diventare Presidentessa dovevo risolvere un ultimo omicidio...il mio.
E ora rosica pure, Jane Marple: l'investigatrice over80 più famosa del mondo sarò io.
Per sempre”




1Omosessuale anziano, in francese.


∼ Marta∼






2 commenti:

  1. Io credo che accoppando la Fletcher abbiano salvato la pelle a un sacco di gente.Non appena la invitavano da qualche parte, amici, parenti, anche semplici conoscenti crepavano più numerose delle zecche sul mio cane quando gli dò l'antipulci (disse Marlowe scolandosi un whiskey alla sua salute).

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  2. Io credo che accoppando la Fletcher abbiano salvato la pelle a un sacco di gente.Non appena la invitavano da qualche parte, amici, parenti, anche semplici conoscenti crepavano più numerose delle zecche sul mio cane quando gli dò l'antipulci (disse Marlowe scolandosi un whiskey alla sua salute).

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